Un ambizioso progetto iniziato nel 2010 che, adesso, vede finalmente la luce. In attesa di essere ufficialmente presentati alla 51° edizione di Vinitaly, i 4 nuovi Cru della linea dei vini di tenuta sono il risultato di un paziente lavoro, in vigna e in cantina, che ha visto concentrate tutte le forze di Cantine Pellegrino per il suo grande ritorno alla Fiera di Verona, in programma dal 9 al 12 aprile 2017.
Forte della sua lunga expertise, come solo pochi altri marchi possono vantare in Sicilia, Cantine Pellegrino ha individuato nelle 4 tenute di famiglia, le cultivar più adatte a esprimere le peculiarità pedoclimatiche di ogni singolo contesto produttivo. Le idonee e favorevoli condizioni ambientali di tutte le tenute, hanno consentito di adottare una gestione agronomica dei vigneti in regime di biologico certificato. Le 4 tenute di famiglia sono veri e propri gioielli dell’enologia siciliana, dislocati in areali produttivi, compresi tra Marsala, Trapani e Mazara del Vallo, che differiscono per ubicazione, condizioni climatiche e composizione dei suoli.
UNA LUNGA STORIA DI FAMIGLIA
In oltre centotrent’anni di storia, la famiglia Pellegrino ha scritto alcune delle pagine più belle dell’enologia della Sicilia. Fondata a Marsala nel 1880 dal notaio Paolo, viticultore per passione, Cantine Pellegrino è una delle più floride e importanti realtà vitivinicole dell’isola, ancora oggi guidata dai discendenti dei fondatori, giunti alla sesta generazione.
A partire dal matrimonio di Carlo, figlio del fondatore, con la gentildonna francese Josephine Despagne, che portò in dote le conoscenze in campo enologico del padre, originario del Sauternais, la famiglia Pellegrino si è allargata grazie a felici unioni. Si deve a Paolo Pellegrino, figlio di Carlo e Josephine, la crescita di Cantine Pellegrino. Da allora la storia della famiglia e quella del marchio proseguiranno parallelamente: anni di esperienza e conoscenza del proprio territorio, porteranno ad ampliare la produzione a tutte le tipologie di vino. Ed è così che le etichette di Cantine Pellegrino, esportate in tutto il mondo, hanno contribuito a elevare la Sicilia nel gotha delle aree vinicole internazionali.
Famiglia, storia e territorio: sono questi i pilastri fondanti di un successo ininterrotto che ha allargato il progetto produttivo fino a comprendere vini bianchi e rossi, passiti e marsala. Con la sua esperienza ultracentenaria, in vigna e in cantina, Cantine Pellegrino ha sempre puntato alla valorizzazione del terroir e dei suoi vitigni autoctoni, da sempre presenti sul versante occidentale della Sicilia, gli unici in grado di saper esprimere nel bicchiere la complessità di quest’angolo dell’isola.
IL PROGETTO DELLE TENUTE DI FAMIGLIA
Il modello di gestione agronomica adottato da Cantine Pellegrino, ha permesso di individuare le tecniche di coltivazione e i vitigni più idonei a esaltarne le peculiarità specifiche di ogni singola tenuta di famiglia:
a Salinaro, lungo la costa meridionale tra Marsala e Mazara del Vallo, la viticoltura di mare del Grillo, la varietà autoctona a bacca bianca per antonomasia dell’enologia siciliana;
nell’entroterra, il “giardino rigoglioso” della tenuta di Kelbi, chiusa nell’abbraccio della macchia mediterranea, territorio ideale per una coltivazione di precisione delle uve di Catarratto;
Gazzerotta, la tenuta collocata su un grande altopiano della campagna siciliana, in prossimità di Mazara del Vallo, è ideale invece per esaltare le potenzialità del Nero d’Avola, da cui nasce un grande vino rosso del Sud;
infine Rinazzo, terra aspra e desertica, dove Cantine Pellegrino ha deciso di praticare una viticoltura di “sopravvivenza”, grazie a un vitigno estremamente adattabile ai territori più diversi come il Syrah.
Conoscenza profonda del proprio territorio e anni di esperienza sul campo, per esaltare la vocazione naturale di ogni tenuta e dei suoi vitigni di riferimento. E’ questa la formula del successo di Cantine Pellegrino, da cui nascono i 4 vini di tenuta, espressione assoluta dei terroir di appartenenza.